giovedì 28 marzo 2013

La donna: solo sangue da lavar via

Davanti a questa pubblicità non si può rimanere inermi. Non si può dire è solo un immagine. Il corpo delle donne dalla nascita della pubblicità è stato oggetto di uso e abuso. Abbiamo assistito e assistiamo alla sua mercificazione. Tanto da essercene abituati. Non ci scandalizziamo più se per vendere un silicone serve una strappona. Chiappe, seni, labbra....non ci fanno più gridare all'osceno. Ma se sono ricorti di lividi forse un pò di brivido ancora ce lo provocano.....
Forse il sangue. L'emoglobina che scorre dentro di noi, che ci tiene vivi...guardando questa pubblicità si gela....Il sangue versato non torna più indietro. Il corpo di quella donna avvolta in un piumone è terribile. MOSTRUOSO.....il belloccio con la pezza in mano per me deve indossare le manette e andarsene a fare il figo in galera.....insieme ai grandi strateghi di marketing che hanno prodotto e pensato questa pubblicità-----anche dal sito della Clendy non sono riuscita a capire chi siano.....
Per me è raccapricciante vedere questa affissione. Il femminicidio non va incoraggiato e se la violenza deriva sempre da un problema comunicativo utilizzare messaggi come questi rende la situazione sempre più difficile.....
Io ho paura di questo mondo. Della deriva del nostro immaginario. Ma che umanità è mai quella che per vendere una pezza riduce un essere umano a spazzatura, a rifiuto da lavare via.....
Stavolta non mettiamoci una pezza ma facciamo sentire la nostra voce.....Donne e uomini insieme. Quelli per cui il sangue è vita e come tale va rispettato. Sempre. 

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